Cosa deve mangiare una gatta in allattamento?

Partendo dal presupposto che i fabbisogni energetici di una gatta partoriente aumentano, la sua alimentazione, dunque, deve essere modificata, specie durante il periodo dell’allattamento.

In generale, si consiglia di darle da mangiare le classiche crocchette per gatti, ricche di proteine, vitamine e minerali e quindi ideali per aiutare la gatta nella produzione di latte.

Le crocchette sono delle ottime fonti energetiche, ma fate attenzione con le dosi giornaliere: è importante mantenere un tipo di dieta variegata ed equilibrata.

Qualora la vostra gatta dovesse consumare cibo casalingo, la cosa importante da fare è chiedere sempre consiglio al proprio veterinario di fiducia, specie durante il periodo dell’allattamento: cambiando i fabbisogni, cambiano anche i dosaggi e la composizione dei valori nutrizionali. Di conseguenza, deve essere modificata l’intera dieta.

Non somministrate cibi “strani” o troppo diversi dal solito per evitare che la gatta vada incontro a problemi di vomito o diarrea. Evitate il latte: una quantità eccessiva potrebbe provocarle problemi di stomaco e diarrea.

Importante, inoltre, è anche somministrare costantemente appositi integratori durante il periodo dell’allattamento chiedendo sempre consiglio al vostro veterinario di fiducia.

L’allattamento è un periodo di forte stress per la gatta, in quanto attraverso l’atto del nutrimento dei cuccioli la micia in genere tende a perdere le sue energie per cederle ai figlioletti.

Per questo motivo, le gatte che allattano tendono in genere a dimagrire e ad avere il pelo più sciupato. Durante l’allattamento una gatta ha bisogno di bere molti liquidi: oltre all’acqua, è consigliabile prepararle dei cibi liquidi come brodo di carne e minestrine al brodo vegetale o zuppe a base di ortaggi freschi e legumi.

Con il trascorrere del tempo, la gatta in allattamento comincia a perdere energie e a sembrare stanca: in questa fase è bene far assumere più cibi energizzanti: carboidrati integrali, vitamine (puree di frutta), sali minerali, protidi vegetali e grassi “buoni” (pesce azzurro).

Gatta in allattamento che non mangia: cosa fare?

Qualora la vostra gatta in allattamento dovesse perdere l’appetito, significa che c’è qualche cosa che non va. La micia deve essere portata subito dal veterinario per una visita specialistica e, soprattutto, per capire cosa sta succedendo.

Questa condizione potrebbe provocarle non solo dimagrimento repentino, ma metterebbe a rischio anche i piccoli gattini: dimagrendo verrebbe meno il latte, e quel poco prodotto non ha i nutrienti necessari per assicurare la buona crescita dei cuccioli.

Rivolgetevi al vostro veterinario per capire se c’è un’infezione, un feto o una placenta ritenuta, se si è scatenata una forma virale latente o se c’è una mastite in corso: queste malattie vanno curate tempestivamente nei limiti del possibile.

Provate anche a stuzzicare la vostra gatta con qualche scatoletta di cibo per gatti: invogliatela a mangiare, ma non datele cibi inusuali per la sua dieta perché potrebbero provocarle vomito e diarrea.

Nel caso sia necessario, fatevi mostrare come nutrire forzatamente un gatto che non vuole mangiare dal vostro veterinario: di solito basta procurarsi apposite pappe “morbide” e cremose per convalescenti e una siringa senza ago.

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