I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale rendono i licheni inaccessibili alle renne.

Cosa succede quando l‘inquinamento stravolge le stagioni? Niente di buono per chi si nutre dei loro frutti. Ne è l’ennesima prova la condizione drammatica delle renne, i magnifici ruminanti delle regioni fredde. I drastici cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno già causato in Russia la morte di oltre 80.000 renne. La situazione è grave anche in Svezia, dove il ritardo delle stagioni sconvolge i ritmi naturali della fauna locale, così come le abitudini della popolazione.

Johan, un giovane allevatore svedese racconta le conseguenze di questo cambiamento: “Quando ero piccolo potevamo rimanere nello stesso posto tutto l’inverno”– ricorda- “adesso dobbiamo spostarci continuamente verso nuove aree perchè il terreno è troppo ghiacciato.” Il problema principale è la presenza di uno strato di ghiaccio anomalo sui licheni, dovuto alle variazioni nelle temperature, che fanno sciogliere la neve per poi formare il ghiaccio.

I licheni costituiscono infatti il principale sostentamento delle renne. Ma il ghiaccio a terra e la scomparsa delle foreste li rende inaccessibili sia nel terreno che sugli alberi. Il risultato? Le renne muoiono di fame se non vengono nutrite con concimi industriali. “Passo le notti in bianco se so che le renne sono senza cibo.” afferma Johan “Soffro con loro e faccio di tutto per aiutarle”.

Prodotti: pesci rossi

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