Come socializzano i cuccioli? Come aiutarli a farlo nel modo corretto? Ecco alcuni preziosi consigli per chi adotta un cucciolo di cane

Quali sono le fasi di una corretta socializzazione dei cuccioli?

In questo articolo vedremo tutti gli step ideali per un cucciolo di cane adottato da un allevamento serio, tra i 60 e i 75 giorni. La premessa è doverosa, perché se adottate un cucciolo di 4/5 mesi, magari salvandolo da un canile, la socializzazione avverrà in modo diverso.

Detto questo, prendiamo il caso di un cucciolo introdotto nella sua nuova famiglia: umani sconosciuti pronti a fargli tante coccole e a dargli tutto ciò di cui ha bisogno. O quasi.

“Quasi” perché non basta assicurare amore, cibo e passeggiate al piccolo arrivato. Serve anche fargli conoscere gradualmente tutto il mondo che lo circonda. Tutto ciò che per noi è normale routine, per lui è strano e potenzialmente pericoloso.

I primi incontri. Ecco come superarli.

Il processo, naturalmente, deve avvenire con gradualità. Diciamo, ad esempio, che vogliamo far conoscere al nostro nuovo amico persone nuove. Magari armate delle migliori intenzioni e di un qualche stimolo positivo, come un succulento würstel da offrire al piccolo. Innanzitutto, sarà necessario indicare loro il giusto approccio al cucciolo. È vero che hanno un premio per lui, ma il cucciolo cosa ne pensa? “Oh, un brutto mostro con un buon bocconcino! Se sono veloce a prenderlo magari non mi farà nulla” .

Per evitare tutto ciò, le prime persone che il cucciolo incontrerà gli si dovranno avvicinare alla maniera dei cani. Ovvero con un movimento semicircolare e abbassandosi al suo livello per premiarlo con un dono. Solo allora potranno aggiungere le coccole tanto agognate (dall’umano) perché il cucciolo non vedrà l’ora di giocare.

Soltanto dopo che che avrà superato questa fase potremo far conoscere al cucciolo persone di ogni genere, anche vestite in abiti vistosi, con cappelli, mantelli, borse ecc.. Ma tenendo sempre d’occhio l’approccio corretto e, sopratutto, a piccole dosi.

È importante che il cucciolo conosca anche bambini di ogni età, così come ragazzi, adulti e anziani. Magari anche persone con il bastone da passeggio, o in sedia a rotelle, ricordandoci di premiare il cucciolo ogni qualvolta mostra un corretto comportamento verso lo stimolo. Se il cucciolo tende a scappare in situazioni in cui non c’è pericolo (ma che lui percepisce come tali), ad esempio davanti a un passeggino o a una sedia a rotelle, sarà nostra cura non accarezzarlo o consolarlo. Altrimenti sarebbe come confermare che la sua reazione è stata corretta e il cucciolo la ripeterà alla prima occasione. Quando impara ad avvicinarsi per annusare e scoprire cosa ha di fronte, sapremo che abbiamo fatto un buon lavoro.

Gli stimoli di casa. Come abituare il cucciolo ai rumori molesti.

Nelle nostre abitazioni abbiamo un sacco di stimoli che siamo abituati a dare per scontato. La lavatrice, l’aspirapolvere e chi più ne ha più ne metta. Tutti questi strani “oggetti del terrore” devono essere introdotti con gradualità al cospetto del cucciolo.

La cosa migliore sarebbe registrare un bel file audio con tutti questi rumori e farlo ascoltare al nostro nuovo amico durante la giornata, in modo che possa abituarsi e rendersi conto che non c’è nulla di pericoloso. Durante l’ascolto, potremmo metterci a giocare con lui con una palla, trasmettendogli sicurezza e divertimento. In questo modo non associerà più i rumori a stimoli negativi.

Il terreno delle passeggiate. L’importanza di sperimentare.

Durante la passeggiata, ci capiterà sicuramente di attraversare diverse tipologie di terreno. È doveroso far scoprire al cucciolo che oltre all’asfalto esistono l’erba, la sabbia, la ghiaia, il legno, la moquette ecc.. Questo aiuterà il nostro amico ad essere sicuro di sé e ad avere una vita più gioiosa.

Il veterinario e il toelettatore. Come fare perché il cucciolo non abbia paura.

E’ bene che queste figure importanti nella vita del cucciolo vengano conosciute il prima possibile e sempre con gradualità. In entrambi gli ambienti ci sono odori diversi, a volte molto intensi, che possono disturbare il cucciolo. Scegliamo sempre professionisti seri e chiediamo loro se gentilmente possiamo portare il nostro cucciolo a conoscerli. Un professionista non vi negherà questa possibilità. Anche perché, oltre a ottenere un nuovo cliente, avrà anche a che fare con un cane che non gli creerà problemi in futuro.

Possiamo portare il cucciolo nel loro studio anche solo per un saluto, senza aspettare che stia male o abbia bisogno della toeletta. Così il primo impatto non sarà traumatico.

Altri stimoli e conclusioni.

Questo periodo di socializzazione varia dalle 3 settimane fino a 12-16 settimane, dopo inizia il periodo dell’adolescenza.

Ricordiamoci che esistono un’infinità di stimoli a cui dobbiamo abituare il il nostro amico (treni, aerei, centri commerciali, ecc) in modo che la nostra sia una vita a sei zampe, serena per entrambi. Abbiamo portato in famiglia una vita che necessita di essere accudita, non umanizzata. Una vita che richiede tempo e dedizione ma che, alla fine del suo ciclo, ci ha avrà donato più di quanto ci potessimo aspettare.

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